cm. 107×81
Firma e luogo in basso a destra: L.Schibba Roma 1884
Cfr.: per un pannello in micromosaico di dimensioni simili si veda J.Hanisee Gabriel, Micromosaics, Collezioni Private, New York, 2016, p. 42, fig. 9.
Il soggetto è tratto dalla serie delle Ore del Giorno e della Notte secondo Raffaello.
Queste figure femminili chiamate Horae, fluttuanti su uno sfondo nero e rappresentanti le dodici ore del giorno e della notte sono state tradizionalmente attribuite a Raffaello. Sulla base delle incisioni del 1805-1806 di Fosseyeux, è stato suggerito che gli affreschi di queste dodici figure fossero un tempo decorazioni del soffitto della Sala Borgia del Vaticano e successivamente ricoperti da un altro affresco (Crowe e Cavalcaselle, 1885, pp. 549-550). Le “Horae” furono copiate in stampe a colori o in dipinti alla tempera da artisti della fine del XVIII secolo come Michelangelo Maestri (1741-1812), le cui opere furono fonte di ispirazione per molte delle immagini utilizzate nei micromosaici romani insieme alle ninfe dei dipinti murali di Ercolano.