a fondo marmorizzato. La tazza qualificata da due riserve a goccia con paesaggio con figure e borgo, separate sul fronte dalle tre lune crescenti degli Strozzi; il piatto centrato nel cavetto dallo stemma coronato della Famiglia Strozzi; la tazza firmata Bassano sotto corona in ocra sotto la base, la tazza: cm. 7,5×7 (sbeccatura al bordo); il piatto: d. cm. 11.
Nato a Roma nel 1691 da famiglia di origini fiorentine, nel 1717 Bartolomeo Terchi si spostò a San Quirico d’Orcia per lavorare nella manifattura Fonte alla Vena fondata dai Chigi, che produceva per il consumo privato della famiglia (di questo periodo è conservato presso il Museo del Louvre un piatto con storie di Mosè, firmato da Terchi).
Nel 1724 si spostò a Siena e di qui, nel 1735, a Bassano Romano.
Morì a Viterbo dove si era trasferito con la famiglia, e dove i figli continuarono a produrre ceramiche. I temi delle sue rappresentazioni si riferiscono a soggetti antichi, liberamente reinterpretati, ambientati nel paesaggio.