Lyda Coppola in Toppo, originaria di Venezia, fondò nel 1948 insieme al fratello il marchio di gioielleria couture Coppola & Toppo, dopo aver studiato all’Accademia di Belle Arti di Venezia e nel laboratorio della nota creatrice di bijoux Ada Politzer. Figlia di madre triestina di origini ebraiche e di padre napoletano, Lyda iniziò a creare gioielli unici combinando in modo non convenzionale materiali provenienti da diverse regioni italiane, come i vetri di Murano e i coralli di Torre del Greco.
Alla fine della Seconda guerra mondiale, il mondo bramava bellezza e i gioielli di Lyda erano esattamente ciò di cui la gente aveva bisogno: erano insoliti, moderni e raffinati, capaci di cancellare gli orrori del recente passato. Le creazioni di Coppola & Toppo comprendevano non solo gioielli, ma anche scarpe, sciarpe, borse, cinture e foulard. Questi pezzi originali attirarono immediatamente l’attenzione sia delle sartorie d’alta gamma locali che degli stilisti francesi. Tra i primi clienti del marchio c’erano Elsa Schiaparelli, Jacques Fath, Edward Molyneaux, Robert Piquet, Pierre Balmain, Jeanne Lanvin, Nina Ricci, Cristobal Balenciaga e Jacques Heim. Gli accessori Coppola & Toppo divennero quindi “la ciliegina sulla torta”, il tocco finale degli outfit, contribuendo a dare forma all’alta moda francese degli anni ’40.
A partire dagli anni ’50, la produzione si spostò negli Stati Uniti, pur mantenendo salda la sua anima italiana. L’uso spettacolare di forme e colori, basati sulla duttilità del cristallo montato su invisibili strutture metalliche, si conformava ai gusti americani. Vogue, Harper’s Bazaar, il Women’s Wear Daily e il New York Times accolsero calorosamente la designer arrivata da oltreoceano, proiettandola nel pantheon non solo della moda, ma anche del cinema e dello spettacolo in generale. I gioielli Coppola & Toppo sedussero star internazionali come Maria Callas, Jackie Kennedy e Marilyn Monroe.
Negli anni, anche gli stilisti italiani iniziarono ad affidare a Coppola & Toppo la realizzazione dei loro bijoux. Tra questi c’erano Capucci, Krizia, Pucci, Lancetti, Enzo Fontana e Valentino, quest’ultimo diventato il committente più importante della maison, stimolando in particolare le ricerche creative e favorendo l’introduzione, tra i vari materiali usati, di annette di metallo e plastica.
I gioielli Coppola & Toppo raccontano la storia della moda italiana grazie al senso estetico unico di Lyda Coppola, al suo istinto e al suo singolare modo di osservare i materiali e di plasmarli in modo inedito, facendo emergere le sfaccettature più complesse e i segreti più nascosti. Ogni creazione, studiata personalmente da Lyda Coppola prima di passare in laboratorio, era attentamente calcolata in termini di peso, lavorazione, effetto pizzo, effetto cascata. Il suo approccio all’artigianato, ormai raro, ha contribuito a definire la moda italiana, basata soprattutto sulla fantasia, l’azzardo, la personalità. Lyda è stata un’ambasciatrice di tale stile.
Dopo la sua morte nel 1986, l’attività della maison si concluse, lasciando un’eredità di bellezza e di savoir-faire italiano. I suoi gioielli e accessori sono oggi tra gli articoli più ricercati dai collezionisti di gioielli d’epoca. Indossare un pezzo di Coppola e Toppo oggi significa rendere omaggio alla bellezza della moda italiana, alla maestria che si nasconde dietro le incredibili creazioni che vediamo sulle riviste e sulle passerelle, e al coraggio di esprimere la propria personalità attraverso il buon gusto.
Nel 2021, il marchio è stato rilevato da Paolo Longhitano che, insieme a Rossella Jardini (ex Moschino), ha assunto il compito di rilanciare e dirigere la direzione creativa di Coppola & Toppo, portando avanti l’unicità e l’eccellenza che Lyda Coppola aveva instillato nel marchio.