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Ferdinando Gargiulo e l’Arte dell’Intarsio

Ferdinando Gargiulo, insigne maestro dell’intarsio sorrentino e figlio di Luigi Gargiulo che avviò l’attività di intarsiatore a Sorrento nel 1824, operò nella transizione tra il XIX e il XX secolo, periodo in cui l’artigianato artistico italiano conobbe una notevole evoluzione.

L’intarsio, arte che richiede l’incorporazione di pezzi di materiali diversi come legno, madreperla e osso in superfici per creare disegni, è stato portato a nuove altezze sotto la guida di Ferdinando che perfezionò l’eredità paterna.

Il Lotto 108, un tavolo a vela realizzato circa nel 1880, rappresenta un esempio emblematico dell’apice raggiunto da Ferdinando nell’arte dell’intarsio. Quest’opera, realizzata con un’impiallacciatura di noce e l’uso di legni pregiati come ulivo, limone e arancio, esibisce un piano decagonale con una scena classica al centro, esemplificando la maestria di Gargiulo nel dettaglio e nella composizione. L’intarsio, racchiuso entro una cornice di motivi vegetali e zoomorfi, e arricchito da scene di putti e animali, dimostra una complessità artistica e una profondità narrativa eccezionali.

Ferdinando Gargiulo, collaborando con i fratelli Almerico e Antonino, consolidò la fama dell’intarsio sorrentino. La loro scelta di legni chiari, particolarmente dell’arancio, non era solo una preferenza estetica ma anche una manifestazione della cultura e dell’ambiente sorrentino. Attraverso l’utilizzo di materiali locali e la sperimentazione con tecniche innovative come la decorazione a smalto su legno, Ferdinando contribuì significativamente all’evoluzione dell’intarsio.

Questa forma d’arte trascese quindi la semplice decorazione, assumendo un ruolo narrativo e simbolico. Gli oggetti creati da Gargiulo sono espressioni di abilità artigianale e testimoni della cultura, della storia e dell’identità di un’epoca.
Gli si riconosce un contributo fondamentale non solo alla storia dell’intarsio ma anche al panorama artistico italiano in generale.

Le sue creazioni, dense di significato e ricchezza visiva, continuano a suscitare ammirazione e studio, testimoniando la duratura influenza di un maestro artigiano che emerse come un pilastro di quest’arte che ha saputo trasformare il legno in narrazione, tessendo storie intricate e immagini vivide che parlano di un’epoca, di un luogo e di un’arte senza tempo.