Noël Gérard, maestro dell’ebanisteria del XVIII secolo, emerge come figura centrale nella storia del mobile francese. Nato prima del 1690 e deceduto nel 1736, Gérard non era solo un ebanista di talento, ma anche un mercante di successo, proprietario di uno dei più importanti negozi di ebanisteria e oggetti di lusso a Parigi. Il suo “Magasin Général”, inaugurato negli anni ’20 del Settecento, era situato nell’ex palazzo privato di Everhard Jabach, noto banchiere e collezionista.
Gérard si distinse per la sua capacità di influenzare il gusto francese all’inizio del XVIII secolo, seguendo le orme di André-Charles Boulle, il quale aveva rivoluzionato la produzione di mobili alla fine del Grand Siècle con le sue tecniche di intarsio in tartaruga, rame e ottone. Gérard, insieme ad altri ebanisti come François Lieutaud e Pierre Moulin, contribuì a questa evoluzione stilistica.
L’inventario post-mortem di Gérard rivela la presenza di circa ventitré scrivanie, sia in legno nero che in legni pregiati esotici. Era noto per decorare i suoi mobili con elementi distintivi, come maschere femminili con palmette fogliate e una cascata di fiori e foglie. Gérard è anche riconosciuto per aver introdotto l’uso di teste femminili agli angoli e mascaron di satiri sui lati dei mobili, un’influenza chiaramente derivata da Boulle.
Il suo stile, parte integrante del periodo della Reggenza, si caratterizza per linee potenti e un uso simmetrico di bronzi dorati. Questo periodo, che precede lo stile Luigi XIV, si distingue per una maggiore fantasia e morbidezza nelle linee, con un’attenzione particolare alla qualità e alla decorazione.
Tra i suoi clienti c’erano personalità di spicco come il re di Polonia Stanislac Leszczynski, il conte di Clermont, e diversi presidenti del Parlamento di Parigi. Gérard era noto anche per aver commissionato ad altri ébénistes i corpi dei suoi mobili. Morì nella primavera del 1736, lasciando un inventario post-mortem che rivelava un vasto assortimento di mobili e oggetti legati all’arredamento.
Nell’inventario, oltre a 80 orologi, si contavano più di 150 pezzi di mobili in varie fasi di completamento. Tra questi, le commode erano le più numerose, con 38 esemplari. Gérard utilizzava principalmente palissandro, bois de Cayenne e bois de violette per i suoi mobili. L’inventario includeva anche 11 secrétaires, 8 serre-papiers, e 13 biblioteche. Gérard aveva anche un vasto assortimento di oggetti in bronzo e un magazzino di tappezziere.
Si ritiene che diversi mobili con l’estampille “N.G.” possano essere attribuiti a Noël Gérard, in particolare quelli risalenti agli anni 1720-1730. Questi mobili in ebano, palissandro o amaranto sono caratteristici di uno stile molto particolare, che permette di attribuire a Gérard un intero gruppo di mobili fino ad ora rimasti anonimi.
Per ulteriori dettagli, si può consultare la bibliografia “Les Ébénistes français de Louis XIV à la Révolution” di Alexandre Pradère, pubblicato a Parigi nel 1989, e “French Furniture Makers” dello stesso autore, pubblicato dalla Sté Nlle des Éditions du Chêne nel 1989.
Nel contesto dell’asta “FASCINAZIONI DI UN RAFFINATO IMPRENDITORE PIEMONTESE” organizzata da Bolli & Romiti, il lotto 29 rappresenta un esempio emblematico del lavoro di Noël Gérard. Questo raro e imponente bureau-plat da centro, realizzato in ebano e legno ebanizzato, è un pezzo di eccezionale bellezza e maestria. Decorato con guarnizioni e applicazioni di bronzo dorato, presenta motivi vegetali, serti fogliati e teste muliebri agli angoli. Il suo prospetto a quattro tiretti, disposti su due colonne separate da un cassetto, e il lato opposto con finti cassetti, insieme al piano rivestito in pelle marrone con cornice impressa in oro, ne fanno un oggetto di grande valore storico e artistico.