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Lotto 70. Pauly et Cie

divanetto tête-à-tête in legno dorato e argentato a mecca della serie mobili per grotte; schienale scolpito a due delfini dalle code intrecciate; seduta a valve di conchiglia; gambe di linea mossa intagliate a conchiglie.
Venezia, inizi del XX secolo, cm. 74x126x71 (doratura e argentatura consunte; seduta restaurata)
Bibl.: B.M.Newman, Mobili di Fantasia, Milano, 1989, p. 77

Dalla nascita della dea dell?amore Afrodite, la conchiglia ha sempre evocato nell?arte il senso del magico e dell?esotico. Il successo di questo motivo ebbe il suo culmine alla corte dei Re Luigi XIV e XV quando, insieme a elementi tratti dal tema marino in generale, esso divenne uno degli ornamenti più utilizzati dagli ebanisti nella realizzazione di mobili per le più prestigiose committenze.
La necessità di arredare i giardini, nei quali la presenza dell?acqua era parte fondamentale, determinò la nascita e la diffusione del motivo della ?grotta? che, quale antro misterioso spesso utilizzato come scenografia per la costruzione di fontane o di giochi d?acqua, aveva forti legami con il mondo del mare. Questa moda si diffuse velocemente in Europa contaminando anche l?ebanisteria con la costruzione di mobili ispirati al tema della grotta, anche se non è ancora chiaro dove e quando nacque con esattezza questo stile decorativo negli arredi. Tutto fa pensare a Venezia come luogo di origine e diffusione, soprattutto nelle ebanisterie di Pauly e Remi, dalle cui botteghe uscirono molti arredi per grotte fino agli anni ?30 del XX secolo.

Stima: € 3,000.00 

- 5,000.00